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La tassa automobilistica è una delle imposte più controverse e mal digerite dagli italiani. Da anni il bollo auto finisce nelle casse delle regioni, questo versamento aspetta a tutti i possessori, o meglio intestatati di un autoveicolo registrato al P.R.A. (pubblico registro automobilistico). Questa tassa continua ad essere erroneamente chiamata “tassa di circolazione”.

Questo tributo è annuale, va pagato appunto ogni anno a prescindere che il veicolo intestato circoli o meno, essendo appunto una tassa di proprietà e non di circolazione. fino a una decina di anni fa, questa tassa veniva rilevata solo se il veicolo era in circolazione, se restava in cortile o garage, nessuno poteva contestare il mancato pagamento.

Ora come descritto sopra basta risultare intestatari di un veicolo al P.R.A. per dover necessariamente risultare pagatori di questa tassa “tanto odiata”. Le normative vigenti però prevedono poche scappatoie, che risultano più o meno valide, più o meno percorribili dalla stragrande maggioranza dei possessori di un veicolo.

Si può eseguire per esempio una mini voltura, meglio detto mini passaggio, ma si deve avere un amico che abbia una licenza di rivendita auto.

Questa possibilità potrebbe essere percorribile per un’auto d’epoca o auto di un certo valore che risulta quasi sempre ferma in garage.

Una volta trascritto un mini passaggio, l’auto risulta come in conto vendita e non paga il bollo fino a che non si decide che l’auto non si è venduta e ritorna al proprietario che ha fatto la “furbata”.

Altra possibilità che nessuno si auspica di avere sull’auto, è un fermo amministrativo di natura fiscale, quei provvedimenti eseguiti prima da Equitalia, e ora dall’Ufficio delle Entrate Riscossioni.

In questi casi alcune regioni previa segnalazione sospendono la tassa di possesso, ma oramai anche qua va male perché tante regioni si sono opposte a questo mancato introito, e facendo ricorso la Corte Costituzionale nel 2017 a emesso una sentenza a favore delle regioni. In sostanza anche in caso di fermo amministrativo, i possessori di auto, pure se il mezzo deve restare fermo devono pagare la tassa di possesso.

Perciò la tassa automobilistica di gran lunga resta il balzello economico più odiato dagli Italiani.

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